Ogni casa, come ogni persona può subire una rivoluzione
Come forse altri di voi, sono partita facendo un mestiere distante dall’interior design, per poi sentire il bisogno di rileggere ciò che sono da un altro punto di vista. Così facendo mi sono ritrovata inevitabilmente a spingermi verso una sovversione, una rivoluzione, che mi ha portato a ribaltare il mio ruolo di analista web ad analista e progettista degli spazi.
Sono ambienti con notevoli differenze quelli di uno schermo “piatto e rigido” se affiancati alla tridimensionalità di un appartamento, ma la loro creazione nasce comunque dal fascino di progettare mescolando idee, luce e colori, valorizzando e personalizzando.
Per me l’interior design è qualcosa che riguarda non solo la progettazione di un ambiente, è qualcosa che ingloba e integra, anche a volte prendendo spunto, ma unendo come parti di un grande puzzle pezzi anche fra loro estranei. Li amalgama alla perfezione, adattandoli allo spazio circostante. Così, percorrendo strade nuove, si giunge ad una dimensione più intima degli spazi, che porta ad illuminare lo sguardo di chi osserva.
Quando entro in una casa, immediatamente percepisco qualcosa, come un’essenza nascosta che vuole venire fuori. Sento e ripenso subito allo spazio che ho di fronte, in una veste nuova. Dalle esigenze poi nascono le idee, la libertà di esprimere e le possibilità non previste.
La magia e l’espressione che nascono e crescono in ogni singolo mattoncino è qualcosa che rimarrà assorbito, riflesso e percepito nelle mura.

